Vaccini a confronto
I vaccini Moderna e Pfitzer, il primo autorizzato oggi dall'Agenzia italiana del farmaco, ed il secondo già oggetto di somministrazioni, ormai a quota 500 mila al 9 gennaio, sarebbero sovrapponibili per caratteristiche di immunizzazione, ma sussistono comunque delle differenze.
Il Moderna sarebbe pienamente efficace dalla seconda settimana, mentre il Pfitzer dopo 7 giorni;
l'Aifa ricorda che il vaccino Moderna è indicato a partire dai 18 anni di età, anziché dai 16. Il Pfitzer dovrà ancora essere testato su soggetti di età inferiore ai 16 anni. Diversa anche la distanza fra le due dosi: la schedula vaccinale prevede due somministrazioni a distanza di 28 giorni per Moderna, invece 21.
Il vaccino Moderna viene conservato a temperature comprese tra i -15° e -25°, ma è stabile tra +2° e +8° per 30 giorni se in confezione integra. Altro dettaglio è che "il flaconcino multidose contiene 6,3 ml e non richiede diluizione, è quindi già pronto all'uso".
La protezione offerta, sebbene gli studi siano ancora precoci, dovrebbe attestarsi sui 9-12 mesi, il che lascia presupporre che, periodicamente, si renderà necessario procedere con nuove somministrazioni, contando, però, sulla possibilità che all'aumento della percentuale di immuni per vaccino o per precedente infezione, la capacità di trasmissione del virus potrebbe ridursi e tornare ampiamente sotto controllo.
Non sarà possibile per il cittadino scegliere di propria iniziativa quale vaccino utilizzare, perchè, sebbene attualmente in Italia è stato approvato solo il Pfitzer, è comune necessario somministrare il preparato più adatto al soggetto, sulla base di caratteristiche personali, come età, o eventuali trascorsi clinici.